“Ma dammi ancora una piccola risposta: le cose buone, non ti sembra forse che siano anche belle?”
[Platone, “Simposio“]
Torno ora sul tema dello stile personale legato all’abbigliamento.
Gli abiti e gli accessori che seguono sono miei, calzanti a pennello. Le mie misure rappresentano esse stesse una garanzia ovvero, la garanzia che, se così indossato l’insieme appare per caso già gradevole, più bello sarebbe su di un soggetto di donna da copertina, idonea. Inoltre, come ho pure scritto altrove, le fotografie, in genere, non mi rendono giustizia…
Si tratta di un completo in tessuto di lino, foderato, autentico vintage anni ’60, di sartoria (si comprava la stoffa, non il vestito). Era della mia mamma, che tanto mi somigliava, in statura, numero di piede, ecc.. capello al naturale biondo scuro tendente al rossiccio chiaro e, le poche lentiggini, un po’ tutto insomma, tranne che nel colore degli occhi suoi, azzurrino ceruleo, mentre i miei sono marroni.
Unico cambiamento apportato a questo capo, sono stati i tre bottoni del giacchino con maniche a tre quarti, che completa l’abito senza maniche caratterizzato da motivi di trapunti a vista sul davanti (la stoffa di lino si adatta a queste lavorazioni); creano l’effetto visivo di una chiusura, che invece è sul retro dell’abito con una lampo centrale.
I bottoni originali erano stati tolti e spostati, forse una era andato perduto… io ne ho trovati in merceria di originali, rivestiti di cordoncino in seta di colore celeste chiaro, lo stesso del motivo di fiorellini e rameggi sopra una base di colore neutro, tipico del periodo per questo tipo si stoffa (lino) e, devo dire, anche molto attuale.
Gli accessori che propongo nelle foto sono uno dei tanti possibili abbinamenti, a seconda delle occasioni e della disposizione d’animo.
Borsa. Tracollina di forma bombata, in fine paglia intrecciata, di colore blu, con chiusura a cerniera nella parte superiore, bordata di cuoio sottile in vernice nera, identico al manico a tracolla, quasi un cinturino, che richiama nel colore e nel materiale, in nero lucido del copale delle scarpe aperte.
Entrambi questi accessori sono miei autentici vintage anni ’80, che conservo ed uso in vari modi.
Il colore blu notte della borsina mi ha ispirato nell’aggiungere all’insieme un’altro capo vintage, sempre della mia mamma, originale, dello stesso periodo del vestito e precisamente, un tipo particolare di foulard in stoffa di tulle, del genere indossato come copricapo, per lo più per tenere fermi i capelli nella loro pettinatura – che all’epoca era sempre un po’ elaborata, sollevata e soprattutto ordinata (non piaceva la moda spettinata) – ma che poi alla fine, servivano allo stile del look, per completare; davano all’insieme un tocco in più di eleganza, insomma, vestivano, ma in tono meno impegnativo e serio del classico cappellino o della ricercata acconciatura fermata sopra i capelli (maggiormente in voga nel decennio precedente), senza la quale una signora non poteva dirsi vestita per uscire.
La mia mamma, capello biondo platino, di questi foulard ne aveva diversi, e di diversi colori, tinte unite, trasparenti come velette (e così le chiamava anche, ricordo), a volte con qualche motivo interno a rilievo, in tinta, che nulla toglieva alla trasparenza ed alla consistenza semirigida del tulle. Io ne conservo ancora in buono stato almeno quattro ed, in questo caso, ho tirato fuori per l’appunto quello di colore blu scuro, per richiamare la borsa, indossandolo alla maniera più modaiola (magari non mi sta tanto bene…), per rendere al meglio l’idea di quanto ho scritto.
Bigiotteria. Questo genere di abiti vintage, secondo me va d’accordo con spille e collane a perle graduate, anche a più fili. Io però qui ho apposto solo una semplicissima spillina sul risvolto del giacchino, quasi di foggia maschile, in lega di metallo (acciaio e argento) e smalto blu, a forma di stellina; che nelle foto scompare un po’, come pure avviene per gli orecchini a clipes, vero pezzo forte secondo me, dalla forma ovale, classici nella lavorazione, con al centro un vetro cabochon dai riflessi color celeste, sempre autentici della mia mamma, vintage anni ’50!
“E dato che ci siamo, vorrei aggiungere che quella del colore è solo una questione di gusto.”
[Oscar Wilde, “Il fantasma di Canterville“]
vedi anche “Vintage 1” ,
5 ottobre 2016 at 23:46
Ma che bello questo post e soprattutto ammetto che stai benissimo e se questo significa che le foto non ti rendono grazia chissà come sarai stata bella dal vivo. Approvato
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6 ottobre 2016 at 21:43
Grazie infinite cara, sei molto gentile e generosa. Circa la bellezza a cui alludi, devo ammettere che ho avuto anche io il mio periodo d’oro, durante la mia migliore gioventù, ora mi rilasso per godere anche della maturità, con una punta d’ironia, come ad esempio ho fatto nel mio precedente post dal titolo “Cinquantatré”, con affetto…
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9 ottobre 2016 at 8:35
Complimenti . Articolo molto fluido e coinvolgente , complimenti anche per la posa fotografica , determinazione e portamento sono condizione necessaria per successo e fidelizzazione , auguri . Ma non dimentichiamo il fotografo per la scelta delle ambientazioni e la messa a fuoco.
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9 ottobre 2016 at 16:16
grazie per i complimenti, sei molto generoso, la “modella” non è fotogenica, le fotografie sono artigianali scattate da mio marito ed il luogo è il giardino di casa, un po’ vintage, come me… a presto
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9 ottobre 2016 at 17:00
Hai ragione, le fotografie non rendono giustizia, bisognerebbe incontrarsi di persona, magari per un aperitivo a chiacchierare dei nostri gusti letterari. Certo che hai una massa di capelli imponente, scusami se non ho approfondito tanto l’articolo, ma solo le fotografie, sei ancora uno splendore, nonostante l’età. Non sembri vecchia come me. Un bacio, un abbraccio e un sorriso.
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9 ottobre 2016 at 17:35
sei un tesoro… al resto fammici pensare un po’… a presto
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9 ottobre 2016 at 18:13
A presto…spero. Sorridi.
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10 ottobre 2016 at 8:44
a beautiful look, thank you so much for sharing
have a very nice day
kisses
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11 ottobre 2016 at 12:13
Molto bella la ricerca dei particolari. Complimenti!!! Un saluto.
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11 ottobre 2016 at 16:07
Grazie cara, dei complimenti ed anche dei preziosi spunti che ho attinto dal tuo blog, a presto
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13 ottobre 2016 at 17:53
bello questo look, lo interpreti alla grande, complimenti
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13 ottobre 2016 at 18:05
Grazie per il tuo apprezzamento, è un divertimento creativo ed anche un modo per vincere la timidezza, ciao
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13 ottobre 2016 at 18:23
la timidezza è solo un fattore mentale
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18 novembre 2016 at 15:12
Have a very nice we dear friend
kisses
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19 novembre 2016 at 16:35
grazie, chedo scusa per il mio lungo silenzio, non ho seguito la rete ultimamente, nella mia città è passato (e sta ancora passando) un terremoto con diverse scosse, molto frequenti, e le abitudini ed i ritmi della vita ne hanno risentito anche pesantemente, chiedo scusa, a presto
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25 novembre 2019 at 11:23
Scusa Fede, ma di dove sei? Anch’io ho avuto a che fare con il terremoto, quindi siamo sicuramente vicine
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